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ilbruni

Il primo amore non si scorda mai

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Qualcuno, forse, avrà capito che sono un pò malato di moto, modifiche e frociate. Qualcuno avrà sospettato che è meglio non lasciare la propria moto nel mio box, qualcuno ha pensato bene di affidarmi la propria moto per vederla "metamorfizzata"...

Stasera vi scrivo un pò di una moto che mi è rimasta nel cuore. Non è una CBR, non è neanche una Honda.

Lo so, forse non dovrei, forse passerò per sborone o per presuntuoso; forse lo sono, ma scrivo perchè mi va di rendervi un pò partecipi di una esperienza di qualche anno fa.

La moto era una GSF 400, acquistata naturalmente di occasione, dopo tanti sacrifici e tante ore rubate allo studio. Quando la acquistai, ricordai con piacere la moto avuta prima, identica ma distrutta a seguito di un brutto incidente. Appena acquistata, iniziai a fantasticare su ciò che avrei combinato su quel povero mezzo, avevo tante idee ma un budget abbastanza limitato.

Iniziai togliendo il manubrio originale, spianando la piastra superiore di sterzo con una fresa e montando i semimanubri di una GSX600F, trovati naturalmente di occasione. La pompa freno anteriore originale lasciò il posto ad un'altra, con serbatoio separato, prelevata da un SuzukiRG125; i tubi freno furono acquistati in kit, da montare. Non sarai riuscito ad utlizzare il kit specifico, avendo variato la distanza tra pompa e pinza freno.

Un bel giorno, vidi presso un'officina abbastanza "demodè" un Suzuki RF600 tutto smontato, domandai che fine avrebbe fatto e mi fu risposto che il proprietari lo vendeva a pezzi; era scivolato ed il costo dei ricambi superava di parecchio il valore di mercato del veicolo. Mi accaparrai per una miseria le forcelle, le pinze ed i dischi freno anteriori, evitando di sostituire il mio cerchio anteriore: preferivo il canale da 3,0" con il pneumatico 110/70, invece che il canale da 3,5" con pneumatico 120/60, sprecato per la moto. Il disco singolo da 316 millimetri lasciò il posto ai due da 290, con benefici enormi in staccata... La moto diventò una "castigaseicento", almeno sui tratti di montagna pieni di curve e tornanti; ma il retrotreno doveva ancora crescere... Tornai dal meccanico, gli "rubai" anche il cerchio posteriore con il canale da 4,5"; avrei potuto utilizzare un pneumatico 160/60, optai invece per il 150/60, semplicemente più ribassato rispetto al mio originale, per non avere "squilibrio" tra anteriore e posteriore.

Mentre prendevo le misure per "centrare" il cerchio sul forcellone (in questi casi, si corre sempre il rischio che la ruota sia sì dritta, ma non allineata con la anteriore), passò dal box un amico. Aveva avuto un incidente con la sua RGV 250 Gamma, e la stava riparando utilizzando i pezzi di un'altra moto, acquistata senza targhe (ex pista, non pensate male...). Una parola tirò l'altra, ed il giorno dopo mi regalò il forcellone in alluminio... Il gruppo forcellone-ruota, insieme a tutto il sistema frenante posteriore stazionò per circa un mese nella mia stanza da letto nonostante le minacce, da parte di mia madre, di drastiche riduzioni del nucleo familiare; costruii infatti una slitta, saldata sulla parte esterna del trafilato destro del forcellone, per ancorare la staffa per la pinza freno posteriore, evitando di dover utilizzare l'asta di reazione, che mi stava antipatica (troppo peso...)

Nel frattempo, nel tempo libero, mi costruivo le piastre per arretrare le pedane anteriori, senza l'ausilio di alcuna macchina utensile; credetemi, l'alluminio da 10 millimetri di spessore, se tagliato a mano, con un seghetto hobbistico, fa un pò paura... Immaginate la soddisfazione (e la stanchezza) quando completai il tutto...

Altro colpo di... fortuna, trovai un bel mono Bitubo, dismesso da un amico che corre tutt'ora nei campionati regionali, un grande: il suo nome è Valerio Campione. Grande l'amico, e grande la resa del mono: la moto, con un interasse accorciato di 20 millimetri, più alta di sella di 10 millimetri e più bassa davanti di 20, cambiava direzione in un attimo!

Ma il bello doveva ancora venire... Un sogno gironzolava nel mio cervello, già il giorno in cui avevo acquistato la moto... Il colore! Rosso era bello, ma mi ricordava la prima moto. Ma il telaio era dello stesso colore della moto, che fare? Semplice: smontare tutto. E giallo fu, in un periodo in cui IL GIALLO E' DUCATI io scelsi un giallo canarino di provenienza nientepocodimeno che Harley, più chiaro e brillante.

Mentre rimontavo la moto, mi accorsi che il terminale costruitomi artigianalmente in alluminio era ormai alla frutta, presi il Motosprint e guardai le ultime pagine: "M.C. Racing, vediamo che mi propongono..."

Spesi un milione di vecchie lire, tra materiale e saldatore (quest'ultimo mi lasciò anche una "firma" sul polso destro...), e presi il materiale per due scarichi sottosella inizialmente tagliati per la Monster. Tutto il sottosella fu costruito in vetroresina, al pari di un codino monoposto.

Tralascio i particolari quali bulloneria in ergal, ammortizzatore di sterzo laterale, pedane, indicatori di direzione e frociatine varie...

Alla fine, la moto era quella che vedete in foto; fu il mio "biglietto da visita" quando iniziai a lavorare presso una concessionaria moto, con mia grande soddisfazione.

Lasciò il posto a moto più performanti ed adatte a percorrenze e velocità maggiori, ma non lascerà mai il mio cuore.

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Complimenti per il tuo ingegno infinito, ogni giorno mi stupisci per la tua preparazione.............. Quasi quasi ti lascio la mia per un po'!!!!!

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Complimenti, Ale ..... sei proprio un moto-dipendente!!! 28.gif

...n'drogato, appunto! tongue.gif

Per la cronaca, la degna erede non subì la stessa sorte della GSF, ma le modifiche apportate furono comunque "importanti"...

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Terremoto Ilbruni colpisce ancora!!!

Dopo questa lettura x me sarai sempre : the preparetor !!!!

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Immaginate la soddisfazione (e la stanchezza) quando completai il tutto...

io ho provato e continuo a provare una soddisfazione unica quando la gente mi ferma x strada oppure si ferma x strada quando la mia bimba è parcheggiata e spalanca gli okki non sapendo ke il suo leggittimo creatore a distanza si gode la scena 101.gif e io l'ho solo progettata sleep.gif penso ke metterci le mani sopra come hai fatto tu smontarla pezzo x pezzo e poi rimetterla insieme con le proprie mani... penso ke quella soddisfazione posso solo immaginarla 28.gif

sei grande ale clapclap.gifclapclap.gifclapclap.gif

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Eh, no... Io posso essere bravo... Il grande sei tu, che comprendi ed apprezzi la gioia che si prova nel lavorare sopra ad un qualcosa di così personale.

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Ilbruni sei veramente un mago!!! Hai fatto un capolavoro!!!!!!!! 28.gif28.gif22.gif22.gif

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Complimenti per il tuo ingegno infinito, ogni giorno mi stupisci per la tua preparazione.............. Quasi quasi ti lascio la mia per un po'!!!!!

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Quoto in pieno Ale!!! 22.gif

Anch'io,senza alcun timore,ti affiderei la mia piccinina. tongue.gif

YOU'RE SIMPLY THE BEST!!! w1.gif

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Mittiko Bruni, sei il solito pozzo di genialità wink.gif

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Guest BandiT

ma perche non chiedi alla honda se te piagliano a costrui moto?

di sicuro faresti meglio di loro!

Sei sempre un grande!

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e poi l'hai fatta gialla! 28.gif

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Ilbruni sei veramente un mago...

...allora io sono veramente un bruni!!! 71.gif67.gif62.gif

scherzi (e caxxate) a parte... mmmittticcco ilbruni!!! 28.gif

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